Rubrica YOGAPILATES for SURFERS

“Warm-up prima di una Session – Fase 1 e 2”

I consigli di Margherita Sole “Wellness Trainer”


Come secondo articolo per la rubrica YogaPilates for Surfers vorrei parlare di un momento che solitamente viene considerato qualcosa di noioso, inutile e che ruba tempo, ma invece è una fase necessaria, che dona al corpo e alla mente molteplici benefici: il Riscaldamento!

Chi pratica Surf sa bene che possono passare lunghi periodi di piatta tra una session e l’altra in quanto è uno sport che dipende da molte variabili, e quindi ancora di più il ruolo del warm-up diventa essenziale, consentendo al surfista di entrare in acqua già pronto per affrontare le prime onde, migliorando la prestazione fisica e riducendo il rischio di infortuni improvvisi o dolori.


Il mio consiglio è quello di dedicargli pochi minuti fuori dall’acqua, creando una vera e propria routine pre session, statica e dinamica. Predisporrà i surfisti a staccare la mente dalle attività quotidiane per immergersi completamente nella natura e a concentrarsi sul corpo, pronti a dare il massimo in acqua!

I benefici con pochi minuti di riscaldamento sono molteplici:

  • Aumento della temperatura del corpo e della circolazione, permettendo una migliore elasticità dei tendini e dei muscoli
  • Aumento graduale della frequenza cardiaca preparando il cuore ai successivi sforzi
  • Lubrificazione delle articolazioni, rendendo fluide le superfici articolari e riducendo drasticamente l’usura e le possibili patologie derivanti
  • Controllo e coordinazione dei movimenti, con un conseguente aumento della padronanza e della precisione del movimento
  • Aumento della propriocezione, ovvero della consapevolezza del proprio corpo nella sua totalità senza il supporto della vista
  • Aumento della concentrazione, e quindi della capacità di essere presenti anima, mente e corpo al momento dello sforzo fisico.

Durata routine warm-up: 10 minuti
Suddiviso in 3 fasi: Respirazione – Mobilizzazione – Saluto al Sole

Consiglio: il riscaldamento deve essere fatto in base al nostro livello di allenamento, ascoltando e rispettando il corpo, sempre!
Vi consiglio di farlo rigorosamente a piedi nudi, così da promuovere il contatto del piede sulla sabbia e attivare la sua capacità propriocettiva, fondamentale per l’equilibrio!

Fase 1. Respirazione
Posizione iniziale: in piedi o seduti in una posizione comoda, se voglio con gli occhi chiusi.
Ripetizioni: qualche respiro naturale e poi 6-10 respiri profondi con attivazione Core.

Essere consapevoli del nostro respiro ci costringe a stare nel momento presente, a fermare la mente e a portare l’attenzione sul corpo.

  1. Iniziamo quindi semplicemente a respirare profondamente in maniera completamente naturale, preferibilmente con gli occhi chiusi.
  2. Poi portiamo le mani lateralmente sulla gabbia toracicaecontinuiamo per altri 6-10 respiri inspirando con il naso (sentendo la gabbia toracica che si espande lateralmente come a voler allontanare le due mani) ed espirando con la bocca attivando verso l’interno l’ombelico (come a voler appiattire l’addome). Con questa espirazione forzata stiamo attivando il Core o Power House, muscoli centrali e profondi del nostro corpo che ci donano un profondo sostegno in tutte le situazioni di massimo sforzo.  

Fase 2. Mobilizzazione delle singole articolazioni
Posizione iniziale: in piedi con le braccia lungo i fianchi
Ripetizioni: 10 volte per tutte le articolazioni in entrambi i sensi.

Mobilità della parte alta del corpo

  1. Muovere lentamente la testa simulando di dire “si”(portando il mento prima verso il cielo e poi verso il petto); proseguire mobilizzandola come a dire“no”, e infine inclinarla lateralmente da un lato e dall’altro portando un orecchio verso la spalla dello stesso lato 
  2. Far salire le spalle verso le orecchie (e quindi anche le scapole saliranno) e poi le facciamo scendere, continuiamo dinamicamente
  3. Fare delle circonduzioni con le braccia in avanti e in dietro
  4. Fare delle rotazioni con i polsi in entrambi i sensi, e poi con i gomiti

Mobilità della colonna 

  1. Flettere in avanti la colonna partendo dalla testa e scendendo fino in basso una vertebra dopo l’altra e poi lentamente risalire 
  2. Inclinare la colonna lateralmente da un lato e dall’altro (con l’aiuto di un braccio che si allunga sopra la testa) 
  3. Allungare le braccia davanti all’altezza delle spallee facendo partire il movimento da un braccio che si apre lateralmente, portare la colonna in torsione e ritornare in posizione iniziale 

Mobilità della parte bassa del corpo

  1. Portare le mani sul bacino e farlo ruotare con movimenti circolari in senso orario e antiorario 
  2. Portare le mani sulle ginocchia piegate e disegnare dei cerchi da un lato e dall’altro 
  3. 10.Mobilizzare le caviglie sollevando un tallone alla volta e lasciando l‘avampiede puntato a terra e poi fare con una caviglia alla volta delle rotazioni in entrambi i sensi.


Nel prossimo articolo parlerò del riscaldamento dinamico (Fase 3) con un Saluto al Sole versione YogaPilates, creato appositamente per preparare il corpo a tutti i movimenti che si eseguono sulla tavola da surf! 

Abbi cura del tuo corpo
è l’unico posto in cui devi vivere.
Jim Rohn

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